Part-time e previdenza. Come evitare «buchi» previdenziali.

  • Chi lavora in misura ridotta ha spesso dei vuoti previdenziali, rischio che interessa soprattutto le donne.
  • Nella maggior parte dei casi, però, le lacune previdenziali possono essere colmate facilmente.
Avere un giorno alla settimana per sé, passare il pomeriggio con i bambini, fare finalmente un master: sono molti i motivi per cui scegliere il part-time, e per fortuna i datori di lavoro lo concedono sempre più spesso. Questa scelta, tuttavia, può comportare delle lacune importanti nella previdenza. Vi illustriamo cosa possono fare i lavoratori part-time per ovviare a questo inconveniente.
Un venerdì libero ogni due settimane. Quando una persona svolge la propria attività lavorativa principale per meno del 100 % si parla di part-time. Per quanto allettante, c'è anche il rovescio della medaglia. Il lavoro a tempo parziale comporta una riduzione della previdenza per la vecchiaia e della copertura per il rischio di malattia e infortunio – indipendentemente dal fatto che la retribuzione sia su base oraria o mensile. Un salario ridotto, infatti, può generare perdite economiche in caso di malattia o infortunio e dopo il pensionamento. Un problema a cui va posto assolutamente rimedio.

Trovate la risposta con una consulenza personale. I nostri esperti stileranno gratuitamente una presentazione dettagliata della vostra situazione previdenziale:

  • importo della rendita dopo il pensionamento
  • prestazioni previste di AVS, cassa pensioni e 3° pilastro
  • protezione assicurativa in caso di decesso o incapacità di guadagno
Volete lavorare meno oggi? Pensate anche a domani. La decisione di lavorare a tempo parziale, infatti, incide in genere anche sulla previdenza per la vecchiaia. Sono in particolare le donne a scegliere spesso il part-time per dedicarsi ad attività non retribuite come la cura dei figli o della casa, scelta che si ripercuote soprattutto sulla cassa pensioni.
Chi versa di meno, alla fine ha di meno. Questo principio vale anche per l'assicurazione per la vecchiaia e i superstiti (AVS), il cui obiettivo è garantire il minimo vitale per la vecchiaia e in caso di morte o invalidità. La rendita mensile intera è compresa tra CHF 1125.– e 2450.– a seconda del reddito medio, di eventuali accrediti per compiti educativi e/o assistenziali e del numero di anni contributivi. Lavorare a tempo parziale significa avere un reddito ridotto e questo genera rapidamente una riduzione delle prestazioni dato che per ogni anno contributivo mancante la rendita AVS viene decurtata del 2,3 %. Vi raccomandiamo quindi di versare il contributo annuo minimo che attualmente ammonta a CHF 514.– (dato aggiornato all'1.1.2024).
Vi suggeriamo inoltre di richiedere regolarmente alla cassa di compensazione un estratto del vostro conto AVS (estratto CI), da cui si evince quanto avete già versato. Se riscontrate una lacuna contributiva potete colmarla entro cinque anni con un pagamento supplementare.
Tra parentesi, se lavorate part-time e vi occupate anche dei figli o di familiari che necessitano di assistenza, potete richiedere all'AVS gli accrediti per compiti educativi e/o assistenziali e aumentare così le vostre prestazioni previdenziali. Per maggiori informazioni su AVS/AI rimandiamo alla nostra guida sul 1° pilastro.

Il lavoro è lavoro. Nella cassa pensioni (previdenza professionale) vengono assicurate anche le persone che lavorano a tempo parziale. Le prestazioni della cassa pensioni sono volte a integrare quelle dell'AVS per consentirvi di mantenere il tenore di vita abituale anche dopo il pensionamento, indipendentemente dal fatto che abbiate lavorato a tempo pieno o parziale.
La copertura previdenziale professionale è obbligatoria ed è disciplinata dalla Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità (LPP). L'assicurazione decorre dalla data in cui iniziate un lavoro per un periodo superiore a 3 mesi e cessa:

  • quando raggiungete l'età di pensionamento ordinaria (65 anni);
  • se guadagnate meno di CHF 22 050.– l'anno (dato aggiornato all'1.1.2024) e quindi non raggiungete la soglia d'entrata LPP;
  • se il rapporto di lavoro viene risolto.

Questo significa che in caso di lavoro part-time, per il 2° pilastro è determinante il reddito annuo: se è inferiore a CHF 22 050.– non raggiungete la soglia d'entrata e quindi non siete assicurati; se invece è superiore, il salario annuo viene assicurato con una cosiddetta «deduzione di coordinamento». A seconda dello stipendio, la deduzione può incidere molto sulla parte di salario assicurata: in questo caso il part-time si ripercuote negativamente sulla pensione. Alcune casse pensioni, tuttavia, applicano regole meno rigide; se lavorate part-time, vale dunque la pena dare un'occhiata al regolamento della cassa pensioni del vostro datore di lavoro. Trovate maggiori informazioni sulla previdenza professionale nella nostra guida sulla LPP.

Lavorare meno oggi, purtroppo, significa anche avere meno soldi domani. Per evitare di incorrere in futuro in difficoltà economiche, vi raccomandiamo di versare nel 3° pilastro, nonostante il part-time, l'importo massimo. Con la previdenza privata, infatti, colmate eventuali lacune e risparmiate anche sulle tasse. Scoprite come funziona nella nostra guida sulla previdenza privata.

Andare in piscina con i bambini, scrivere la tesi in biblioteca o leggere il giornale al bar. Con i nostri suggerimenti potete lavorare part-time senza preoccupazioni:

  • per evitare lacune nell'AVS/AI, vi consigliamo di richiedere regolarmente l'estratto CI e colmare eventuali vuoti contributivi entro 5 anni.
  • Anche per la cassa pensioni vale la pena dare regolarmente un'occhiata al certificato di previdenza e alle prestazioni assicurate: se vi sono delle lacune potete colmarle versando contributi volontari.
  • Effettuare versamenti nel 3° pilastro è possibile e opportuno anche per chi lavora a tempo parziale. L'importo massimo destinabile al 3° pilastro è uguale per tutti, anche per chi lavora part-time, ed è pari a CHF 7056.– l'anno (dato aggiornato all'1.1.2024).
Indipendentemente dal fatto che lavoriate a tempo pieno o part-time, la Legge federale sull'assicurazione contro gli infortuni (LAINF) garantisce che i dipendenti siano sempre assicurati contro gli infortuni e le malattie professionali. E se lavorate per più di 8 ore la settimana presso lo stesso datore di lavoro, siete assicurati anche contro gli infortuni non professionali; se lavorate per meno ore dovete provvedere voi all'assicurazione. Ricordiamo però che l'aliquota dell'indennità giornaliera e l'importo della rendita dipendono fortemente dal reddito assicurato, per cui in caso di part-time sono inferiori rispetto a un'attività a tempo pieno.

Se lavorate in proprio non avete un datore di lavoro che si occupa della previdenza, per cui dovete provvedervi voi. 

Nel 1° pilastro, ossia la previdenza statale, siete assicurati nell'ambito dell'AVS e dell'AI, ma le altre assicurazioni non sono obbligatorie. Raccomandiamo in ogni caso un'assicurazione facoltativa contro gli infortuni ai sensi della Legge federale sull'assicurazione contro gli infortuni. Inoltre, può essere utile stipulare un'assicurazione d'indennità giornaliera che, in caso di inabilità al lavoro per malattia, versa un'indennità giornaliera coprendo così anche i costi aziendali. 
Se previsto dal regolamento dell'istituto previdenziale, potete assicurarvi anche nel 2° pilastro ossia nella previdenza professionale.
In Svizzera, il 3° pilastro, cioè la previdenza privata, è disponibile anche per i lavoratori autonomi part-time, unitamente ai vantaggi fiscali. L'importo che i lavoratori autonomi possono destinare al 3° pilastro dipende dal fatto che abbiano aderito o meno a una cassa pensioni.
In caso affermativo, possono versare l'importo massimo valido per i dipendenti con cassa pensioni ovvero CHF 7056.– (dato aggiornato all'1.1.2024) e detrarlo dal reddito imponibile. In caso negativo, invece, possono versare il 20 % del reddito netto, al massimo tuttavia CHF 35 280.– l'anno (dato aggiornato all'1.1.2024).

Maggiori informazioni in tema di assicurazioni e previdenza per la vecchiaia per i lavoratori autonomi sono disponibili nella nostra guida nella nostra guida

Lavorare part-time significa anche avere ferie part-time. Ma come si calcolano le ferie in caso di lavoro a tempo parziale?

Il numero dei giorni di ferie che vi spettano dipende dal vostro modello di lavoro. Se lavorate 4 giorni a tempo pieno alla settimana vi spetta l'80 % dei giorni di ferie dei colleghi che lavorano al 100 %: se chi lavora a tempo pieno ha 25 giorni di ferie, voi ne avrete 20.

Se invece lavorate 6,4 ore per 5 giorni alla settimana, vi spettano 25 giorni di ferie da 6,4 ore ciascuno.

In ogni caso godetevi appieno ogni giorno e ogni ora del vostro part-time.

Patrick, DIgital Specialist, Allianz Suisse
Geoffrey
Senior segment manager Previdenza e investimenti 
Geoffrey lavora nel settore assicurativo da oltre 20 anni ed è specializzato in tutte le questioni riguardanti le assicurazioni sulla vita e i prodotti d’investimento, in particolare previdenza e pianificazione della pensione. Geoffrey preferisce trascorrere il tempo libero in montagna o in paesi lontani.
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