Previdenza statale
Lavorare a tempo parziale significa percepire meno reddito e quindi versare meno contributi nel primo pilastro. Per evitare una riduzione della rendita AVS, assicuratevi di avere un reddito annuo lordo di almeno 4851 franchi o, se non esercitate un’attività lucrativa, fate in modo di versare il contributo minimo di 514 franchi.
Consiglio:
Richiedete regolarmente l’estratto del vostro conto individuale AVS (estratto CI). Lì potete vedere quanto avete già versato e colmare eventuali lacune contributive degli ultimi cinque anni.
Previdenza professionale
Per essere assicurati presso la cassa pensioni (regime obbligatorio LPP), è necessario guadagnare almeno 22 050 franchi all’anno. Attenzione: di solito viene effettuata una cosiddetta deduzione di coordinamento dal salario lordo. Si tratta di un importo fisso, attualmente pari a 25 725 franchi, pertanto meno si guadagna, maggiore è l’impatto della deduzione.
Consiglio:
Alcune casse pensioni riducono la deduzione di coordinamento o la adeguano al grado di occupazione di chi lavora a tempo parziale. Controllate quindi l’estratto conto della cassa pensioni e le prestazioni assicurate o chiedete al vostro datore di lavoro se è possibile adeguare la deduzione di coordinamento. Se sono presenti lacune, è possibile effettuare riscatti volontari.
Previdenza privata
Il terzo pilastro serve a colmare le lacune degli altri due pilastri. Se svolgete un’attività lucrativa e siete affiliati a una cassa pensioni, potete versare attualmente un importo massimo di 7056 franchi all’anno nel pilastro 3a, indipendentemente dal grado di occupazione.
Consiglio:
Gli importi versati nella previdenza vincolata (3a) sono deducibili dall’imponibile, per cui la convenienza è doppia. Vale la pena sfruttare questa possibilità anche se non si arriva a versare l’importo massimo.
Guida
Maggiori informazioni su lavoro a tempo parziale e previdenza sono disponibili nella nostra guida.