Sean Connery guida la sua auto sportiva su una polverosa strada di montagna. Nell’inquadratura frontale, dietro l’agente 007 compare l’auto degli inseguitori. Un occhio esperto noterà che la scena è artificiale: lo sfondo è stato filmato separatamente e proiettato sulla parete di uno studio. Una tecnica che consente di semplificare il lavoro di organizzazione e ripresa.
Una nuova era per gli effetti visivi
Oggi attori e attrici lavorano spesso in studio davanti a un green screen o a un blue screen. Lo sfondo viene poi aggiunto digitalmente in post-produzione. La tecnologia più recente si chiama virtual production e consente produzioni cinematografiche ancora più efficienti.
Riproduzioni in 3-D in studio
A differenza del lavoro con il green screen, in cui gli attori e le attrici devono avere in mente la scena completa, nelle riprese con la virtual production si riproduce un ambiente fotorealistico. «L’intero team vede la scena in tempo reale e la realizza interamente sul posto», spiega Alex Martin. È incredibile vedere come luce, momento della giornata e tempo atmosferico possono essere modificati in pochi secondi con la virtual production.
I vantaggi della nuova tecnologia
Per attori e attrici la nuova tecnologia ha dei vantaggi, sottolinea Martin: «È più facile per loro lavorare quando non si trovano solo davanti a una parete verde ma vedono com’è l’ambiente circostante». Inoltre, la troupe può girare le scene in ordine cronologico e non ci sono vincoli logistici. Girare virtualmente in studio consente di essere molto più flessibili. In questo modo si risparmiano fatica, tempo e quindi costi.
La virtual production è la nuova tendenza
La serie thriller di Alex Martin «Capelli Code» è stata girata nelle montagne del Vallese e in uno studio di Berlino. Circa il 20 percento del film è stato realizzato con la nuova tecnologia virtuale. «Al momento, la tecnologia è adatta soprattutto per le inquadrature di primo piano e mezza figura», spiega Martin. Sebbene i registi continuino a preferire location reali, secondo Alex Martin i grandi set cinematografici fisici saranno sempre più rari.
Studio cinematografico a Basilea
Ora Alex Martin porta a Basilea quello che finora ha realizzato tecnicamente a Berlino: nella sua città natale lancia uno studio cinematografico che lavora con la virtual production. Era partito nel 2021 con una sede temporanea in vista di espandersi. «Se si vogliono girare serie o film, non bastano grandi sale ma servono anche innumerevoli locali secondari», spiega Martin. Con lo studio cinematografico di Basilea la virtual production è definitivamente approdata in Svizzera.
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